di Giorgio Pagnacco
Introduzione
La nutrizione di soccorso è una pratica fondamentale per gli apicoltori: si somministra zucchero in forma liquida (sciroppo) o solida (candito/panetti proteici) per supportare la colonia quando le scorte scarseggiano, per stimolare la ripresa primaverile o per compensare una carenza proteica. Questo articolo offre una panoramica pratica, con indicazioni su quando intervenire, vantaggi e svantaggi delle diverse forme di nutrizione, ricette casalinghe, modalità di somministrazione e suggerimenti stagionali, adattati sia per la zona costiera sia per l’entroterra/zone montane.
Quando e perché intervenire
Motivi comuni per nutrire le api:
- Scarso raccolto nettarifero (siccità, meteo sfavorevole).
- Fine stagione: rinforzare le scorte prima dell’inverno o per colonie deboli.
- Emergenza invernale: esaurimento delle scorte.
- Stimolo primaverile: favorire ripresa della covata.
- Carenza proteica: ripristinare deposizione di covata.
- Recupero post-raccolto: dopo asportazione di miele o trattamenti.
Regola pratica: nutrire solo se le scorte visibili sono chiaramente ridotte o se le previsioni climatiche suggeriscono periodi di scarsità.
Se possibile, preferire sempre l’uso del miele prodotto dai propri alveari come nutrizione di soccorso: è più completo e sicuro per la colonia. Riguardo al beneficio di nutrire con il miele delle proprie api rimando all’articolo “Nutrizione delle api“
Sciroppo vs candito — confronto pratico
Sciroppo (liquido)

Vantaggi:
- Facile e rapido da preparare.
- Stimola crescita della covata (ottimo in primavera).
- Può essere somministrato con vari distributori (superiore, a bottiglia, a telaio).
Svantaggi / rischi:
- Può fermentare se non concentrato correttamente.
- Maggior rischio di saccheggio in periodi di scarsità.
- Difficile da somministrare in pieno inverno (le api hanno difficoltà a gestire liquidi freddi).
- Richiede igiene e pulizia costante del distributore.
- Non equivalente al miele dal punto di vista nutrizionale.
Rapporti consigliati:
- 1:1 (zucchero:acqua) – stimolante, primaverile. per sviluppo.
- 2:1 (zucchero:acqua) – sciroppo più denso, indicato per accumulo autunnale (meno acqua da evaporare).
Candito / fondant (solido)

Vantaggi:
- Non fermenta, ideale per inverno.
- Minor rischio di saccheggio.
- Le api possono consumarlo anche a basse temperature.
- Facile da posizionare direttamente sul nido.
Svantaggi:
- Più laborioso da preparare o più costoso se acquistato.
- Se troppo umido può ammuffire o fermentare; se troppo asciutto può essere poco appetibile. Richiede utilizzo di acqua da parte delle api per trasformarlo.
- Alcuni tipi preparati in commercio contengono additivi o scarsa qualità degli ingredienti.
- Non equivalente al miele dal punto di vista nutrizionale.
Candito proteico
Aggiunge polline o farine proteiche per stimolare covata e sviluppo della colonia.
Vantaggi:
- Fornisce aminoacidi e stimolo proteico nei periodi di carenza di polline.
- Utile in fine inverno / inizio primavera quando le fonti naturali scarseggiano.
Limiti:
- La qualità della proteina è fondamentale.
- Non sostituisce polline fresco.
- Eccesso o ingredienti di bassa qualità possono fermentare o ridurre appetibilità.
Conclusione: utile solo se ben bilanciato e somministrato al momento giusto, non è una panacea.
Materie prime
- Miele dei propri alveari: migliore nutrizione, enzimi e micronutrienti, prima scelta.
- Candito commerciale: comodo, ma controllare ingredienti (assenza di sciroppi industriali, qualità zucchero).
- Zucchero a velo puro (senza amido): ideale per autoproduzione candito.
Ricette pratiche
Sciroppo 1:1
- 1 kg zucchero + 1 L acqua fredda o max 40°
- Per evitare la formazione di idrossimetilfurfurale (HMF) nello sciroppo, è consigliabile mantenere la temperatura sotto i 40°C.
- Portare a temperatura ambiente prima della somministrazione.
Sciroppo 2:1
- 2 kg zucchero + 1 L acqua tiepida max 40°.
- Portare a temperatura ambiente prima di somministrare.
- Per evitare la formazione di idrossimetilfurfurale (HMF) nello sciroppo, è consigliabile mantenere la temperatura sotto i 40°C.
Candito freddo
- 1 kg zucchero a velo + 80–150 g miele o sciroppo invertito.
- Impastare fino a ottenere pasta plastica modellabile.
- Variante proteica: aggiungere 20–40% polline o sostituto proteico.
Somministrazione
Sciroppo
- Distributori superiori baravalle, a bottiglia, a telaio.
- Somministrare la sera o con bassa attività esterna.
- Evitare in pieno inverno con temperature basse.
Candito
- Posizionare sopra i telai, vicino alla covata.
- Panetti proteici possono essere posti su griglie o supporti sopra le api.
Nota importante: Durante i periodi d’importazione nettarifera e in previsione di produzione di miele da commercializzare a scopo alimentare, onde evitare che le api portino zuccheri nel melario, sospendere la nutrizione di soccorso almeno due settimane prima del posizionamento dei melari! La presenza di zuccheri (sciroppi/candito) nel miele costituisce frode alimentare perché altera la composizione del prodotto naturale! L’eventuale nutrizione di soccorso può riprendere solo dopo aver rimosso i melari. Normativa: La legislazione europea vieta l’aggiunta di qualsiasi sostanza estranea al miele, che deve essere puro e non alterato.
Consumo e quantità
- Piccole quantità ripetute: 0,5–1 L sciroppo o 0,5–2 kg candito a seconda della forza della colonia.
- Patties proteici 100–300 g, 1–2 volte a settimana nelle fasi critiche.
Autoproduzione candito
Pro: risparmio, controllo qualità, possibilità di bilanciare proteine.
Contro: rischio igienico, fermentazioni, tempo di lavoro.
Buone pratiche
- Ingredienti certificati e di qualità.
- Pulizia distributori.
- Controllo di robbing (saccheggi), muffe o fermentazioni.
- Monitoraggio costante delle scorte e della covata.
Differenze stagionali: costa vs entroterra/zone montane
Costa (clima mite)
- Possibile assenza di blocco di covata in inverno.
- Regina depone continuamente → consumo energetico elevato.
- Api attive, uscita frequente → scorte maggiori necessarie.
- Fioriture principali: nocciolo → erica → tarassaco →fruttiferi e rosmarino → acacia → castagno → lavanda → corbezzolo → melata → edera → corbezzolo.
Entroterra / zone montane
- Clima più freddo → blocco di covata in inverno (anche se negli ultimi anni i consumi sono aumentati).
- Fioriture posticipate almeno 20–30 giorni rispetto alla costa.
- Fioriture principali: nocciolo → tarassaco → fruttiferi → rosmarino → acacia -a proposito di quest’ultima va detto che negli ultimi anni si è assistito ad un cambiamento climatico con inverni meno rigidi e con gelate primaverili tardive che hanno messo a rischio a volte azzerando o limitando molto la fioritura dei fiori di Acacia (Robinia Pseudoacacia) – → castagno → erba medica → lavanda → melata → edera
Conclusioni pratiche
- Preferire miele proprio se disponibile.
- Sciroppo 1:1 per stimolo primaverile, 2:1 per accumulo autunnale.
- Candito stabile in inverno; proteico utile solo nelle condizioni giuste.
- Autoproduzione possibile con cura igienica.
- Monitoraggio costante di consumo, comportamento, covata.
- Sospendere nutrizione prima dell’importazione di miele per non alterare flussi naturali e qualità del prodotto.
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